“Il Nuovo Codice – dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – intende dare più competitività a un settore in crescita e molto amato dagli italiani. Semplificazioni e disciplina specifica, quindi, per promuovere e diffondere la cultura e l’economia del Mare. Più attenzione ai diportisti e ai professionisti, più sicurezza per i cittadini, protezione dell’ambiente marino, sviluppo di un turismo costiero sostenibile e della economia collegata”.
In Italia, le unità di diporto immatricolate sono oltre 100 mila ma il settore è molto più ampio visto cheil numero non tiene conto dei natanti, non immatricolati e non censibili. Lo schema è stato predisposto di concerto con i Ministri degli Affari esteri, della Giustizia, dell’Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, dell’Istruzione, dei Beni culturali, della Salute e per la Funzione pubblica. Il testo ora seguirà il consueto iter per l’approvazione definitiva e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
ALCUNE NOVITA’ DEL TESTO del codice della nautica da diporto – Tra le novità introdotte dal testo, ci sarà l’ Anagrafe nazionale delle patenti nautiche e il riconoscimento della figura professionale dell’istruttore di vela, modifiche al regime amministrativo e della navigazione delle unità da diporto, compresa la revisione delle sanzioni amministrative.
- Anagrafe nazionale delle patenti nautiche – Ai fini della sicurezza della navigazione e per acquisire i dati inerenti lo stato degli utenti e dei relativi mutamenti, è istituita, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche, che include anche sinistri marittimi, eventi straordinari e violazioni.
- Mediatore del diporto – E’ istituita la figura professionale del mediatore del diporto. Si tratta di colui che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, due o più parti per la conclusione di contratti di costruzione, compravendita, locazione, noleggio, comodato, ormeggio e locazione finanziaria di unità da diporto.
- Istruttore di vela – E’ istituita la figura professionale dell’istruttore di vela, colui che insegna professionalmente, anche in modo non esclusivo e non continuativo, a persone singole e a gruppi di persone, le tecniche della navigazione a vela in tutte le loro specializzazioni, esercitate con qualsiasi tipo di unità, in mare, nei laghi e nelle acque interne. L’esercizio professionale dell’istruttore di vela è riservato ai soggetti iscritti in un apposito elenco nazionale tenuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
- Scuole nautiche e «Centri di istruzione per la nautica» – Le scuole per l’educazione marinaresca, l’istruzione e la formazione dei candidati agli esami per il conseguimento delle patenti nautiche sono denominate “scuole nautiche”. Le scuole nautiche sono soggette a vigilanza amministrativa e tecnica da parte delle Province o delle Città metropolitane o delle Province autonome di Trento e di Bolzano del luogo in cui hanno la sede principale. Le associazioni nautiche e gli enti a livello nazionale per la gestione delle scuole per il conseguimento delle patenti nautiche, riconosciuti in conformità a quanto previsto con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, assumono la denominazione di «Centri di istruzione per la nautica».
- Giornata nazionale del mare – Viene riconosciuto il giorno 11 aprile di ogni anno quale «Giornata del mare» presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.
- Ormeggi riservati per portatori di handicap – previsione nell’ambito delle strutture ricettive della nautica di un congruo numero di ormeggi riservati alle unità in transito e ai portatori di handicap.
- Sanzioni: Per quanto riguarda le sanzioni, saranno inasprite le sanzioni per la conduzione di unità da diporto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, nonché per le fattispecie che causano danno ambientale o grave rischio per l’ecosistema marino.
- Semplificazione per patente nautica – Aggiornamento e semplificazione dei requisiti necessari per il conseguimento della patente nautica. I requisiti visivi e uditivi per il conseguimento e il rinnovo delle patenti nautiche risultavano essere troppo severi e analoghi a quelli richiesti per il personale marittimo che opera a bordo di navi mercantili. L’intervento è stato attuato in un’ottica maggiormente inclusiva, volta cioè a estendere la platea dei potenziali titolari di patente nautica, ferma restando la tutela dell’interesse pubblico della tutela della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare.
- Energie rinnovabili – Previsione di procedure per l’approvazione e l’installazione di sistemi di alimentazione con GPL, ibrido o elettrico sulle unità da diporto di nuova costruzione o già immesse sul mercato, per favorire l’impiego di motori alimentati con energia e combustibili alternativi. La norma è volta ad adeguare anche il diporto alla riduzione dell’impatto ambientale in favore dello sviluppo sostenibile e dell’uso di energie rinnovabili (Green economy).
- Dry Storage – Destinazione alla nautica minore di strutture demaniali, pontili, arenili e piazzali, che presentino caratteristiche particolarmente idonee per essere utilizzate quali ricovero a secco (dry storage) di piccole imbarcazioni, garantendone comunque la fruizione pubblica.
Preoccupati?
Comprensibilmente preoccupati i diportisti del Belpaese, storicamente, tutte le modifiche hanno comportato problemi e costi maggiori nella gestione delle unità da diporto. La mancanza di fiducia nelle Istituzioni è stata recentemente acuita dall’obbligo relativo alla dotazione di una cassetta per il Pronto Soccorso a dir poco “fantasiosa” e, dal decreto Monti del 2011 in poi (decreto “salva-Italia), un brivido corre lungo la schiena quando si sente parlare di “volontà di rilancio” della Nautica da Diporto… (Il Ministro Delrio: “Un riconoscimento e una promozione del settore”)
Speriamo bene…
Mauro Righetti