Gli scienziati della NASA, hanno rilevato come lo scioglimento dei ghiacci polari, determini variazioni importanti di inclinazione dell’asse terrestre rispetto al pianeta.
L’asse terrestre, nella sua intersezione con la superficie, determina la posizione dei Poli Nord e Sud geografici, cioè la posizione di ciò che in navigazione viene definito “Nord vero”, distinto dal dal “Nord magnetico” generato dal campo di forze magnetico che avvolge il pianeta proteggendolo, tra le altre cose, dagli effetti del vento solare.
L’asse terrestre però, è tutt’altro che un “punto fermo” sul quale fare cieco affidamento, in quanto interessato da significativi fenomeni che intervengono sia sulla sua posizione relativa al Sole, ed alla Terra stessa.
Vediamo quali sono i moti che lo interessano:
Variazioni orbitali:
I cambi dell’eccentricità orbitale, comportano grandi cambiamenti riguardo alla distanza Terra-Sole e ai valori di irraggiamento sulla superficie terrestre. L’orbita può essere quasi circalare, (eccentricità=0) o ellittica (es. eccentricità = 0.5). Un ciclo di cambio orbitale, avviene circa ogni 90-100.000 anni e comporta variazioni di irragiamento tra Perielio (Terra più vicina) ed Afelio (Terra più distante) nell’ordine del 20-30%.
Variazioni di inclinazione
L’asse terrestre, attualmente inclinato circa 23°,5 rispetto all’eclittica, non indica un punto fisso sulla sfera celeste, bensì descrive una sorta di circonferenza detta “precessione”, con direzione retrograda, come farebbe pressappoco l’asse di una trottola su un piano. Inoltre a causa della naturara disomogenea del pianeta, composta di rocce, oceani e magma e dell’attrito della massa gassosa dell’atmosfera, questa circonferenza, risulta irregolarmente “frastagliata”, ovvero l’asse oscilla anche longitudinalmente in quella che è definita “nutazione”. Le variazioni di inclinazione, vanno da 22.1 a 24.5 in un ciclo di circa 40.000 anni.
Quanto più l’asse terrestre si allontana dal centro, aumentando l’angolo di inclinazione, tanto più saranno marcate le differenza tra le stagioni, e viceversa. Infatti, le differenze di inclinazione dell’asse, portano a far salire o scendere l’equatore termico (dove i raggi Solari arriva perpendicolarmente durante l’anno) rispetto all’equatore geografico.. Al momento, come risulta dalle misurazioni della NASA, l’inclinazione tende ad aumentare. Questo comporta una tendenza ad Estati più calde ed Inverni più freddi, mentre le variazioni di precessione, creano un maggior divario stagionale tra emisfero Sud ed Emisfero Nord.
[Milutin Milankovitch Theory (1879-1958)]
Scioglimento dei ghiacci
Un altro fenomeno recente invece che interessa lo spostamento dell’asse terrestre ed è lo scioglimento dei ghiacci ai Poli. Ogni anno in Groenlandia, si perde una massa di 7.500 mliardi di tonnellate all’anno di ghiaccio pari alla massa di 20 milioni di “Empire State Buildings” che si riversano in mare causandone l’innalzamento, questo, assieme a movimenti convettivi del mantello, ed al cosidetto “glacial rebound” sono i principali responsabili della grande accellerazione dello spostamento dell’asse terrestre rispetto ai fenomeni secolari.
Ma cos’è esattamente il “Glacial Rebound”?
Durante le ere glaciali, le spesse coltri di ghiaccio che hanno rivestito grandisse porzioni del pianeta, hanno compresso la crosta terrestre sottostante, come avviene quando ci sediamo su un materasso. Con lo scioglimento, la crosta terrestre, liberata dalla compressione, tende a rigonfiarsi. Daglli studi effettuati, è risultato che questo effetto influenzi di un terzo lo spostamento dell’asse terrestre.
Spostamenti dell’asse terrestre, vengono registrati anche in concomitanza di importanti fenomeni tellurici con effetti limitati all’asse di figura, che possono comportare anche spostamenti di 7-10 cm con modifiche anche alla velocità di rotazione terrestre, come avvenuto in seguito al terremoto di Fukushima e del Cile.
Quanto velocemente si sposta? Ed in quale direzione?
Le misurazioni effettuate nell’ultimo secolo, rivelano uno spostamento dell’asse terrestre di circa 10 cm all’anno, per un totale di circa 10 metri. La somma degli effetti principali: perdita di ghiaccio della Groellandia, Glacial Rebaund e movimenti del mantello, determinano uno spostamento verso Sud nella direzione dell’Europa occidentale con conseguente modifica dell’equatore termico.
Fonti:
NASA Jet Propulsion laboratory
“I movimenti della Terra” Astrofili Centesi